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sabato 2 febbraio 2019

A MARIA VERGINE

La femminetta nel tuo sen regale
La sua spregiata lacrima depone.....
                                                                    (MANZONI)



Il labbro mio mortale,
      Vergine, pur non osa
      Al tuo piede regale
      Umiliar la preghiera affettuosa.
Ma tu, che ognor porgesti
      A' miei gemiti ascolto,
      Odi i sospiri mesti,
      Rasciuga il pianto che m'inonda 'l volto.
Non io sperai la pace
      In questa trista valle,
      Ne' il passo movo audace
      In fra le spine del diruto calle.
A me fidar non piacque
      Mai nell'altrui conforto.
      Solo il mio cor si giacque,
      Fatto de le tristezze umane accorto.
Cadde il velo a' miei sguardi
      Del tempo che sognai;
      E gli omaggi codardi,
      E gli affetti mentiti io disprezzai
Ne le terribili ore
      Quando svanì l'incanto
      Tu Sola il mio dolore
      veder sapesti e il desolato pianto.
Il tuo divin sembiante
      A me ne' sogni apparve
      De l'alma delirante
      A dissipare le importune larve.
In Te, Maria, in Te sola
      Questo core s'affida,
      E tutto si consola
      Ne la dolcezza di tua santa guida.
O dolce Signora,
      Stella del viver mio,
      Non mi lasciar ne l'ora
      Ch'io debba comparire innanzi a Dio.


1873

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