La femminetta nel tuo sen regale
La sua spregiata lacrima depone.....
(MANZONI)
Il labbro mio mortale,
Vergine, pur non osa
Al tuo piede regale
Umiliar la preghiera affettuosa.
Ma tu, che ognor porgesti
A' miei gemiti ascolto,
Odi i sospiri mesti,
Rasciuga il pianto che m'inonda 'l volto.
Non io sperai la pace
In questa trista valle,
Ne' il passo movo audace
In fra le spine del diruto calle.
A me fidar non piacque
Mai nell'altrui conforto.
Solo il mio cor si giacque,
Fatto de le tristezze umane accorto.
Cadde il velo a' miei sguardi
Del tempo che sognai;
E gli omaggi codardi,
E gli affetti mentiti io disprezzai
Ne le terribili ore
Quando svanì l'incanto
Tu Sola il mio dolore
veder sapesti e il desolato pianto.
Il tuo divin sembiante
A me ne' sogni apparve
De l'alma delirante
A dissipare le importune larve.
In Te, Maria, in Te sola
Questo core s'affida,
E tutto si consola
Ne la dolcezza di tua santa guida.
O dolce Signora,
Stella del viver mio,
Non mi lasciar ne l'ora
Ch'io debba comparire innanzi a Dio.
1873
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