giovedì 29 settembre 2022

ERIKA CONTI - PRIMA CLASSIFICATA

 

Erika Conti è nata il 21/09/1976 a Rimini, dove vive attualmente. Attratta fin dall’infanzia dai libri e dalla lettura, è autrice di racconti brevi e poesie. Oltre che per la scrittura, coltiva interesse per il cinema, per il teatro e per le lingue straniere, disciplina nella quale ha conseguito la laurea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Ha partecipato con le sue poesie a diversi concorsi e premi letterari, ottenendo i seguenti riconoscimenti:

- Concorso Poetare, promosso dall’associazione “La Scuola di editoria” di Firenze: tre sue poesie sono state scelte dalla giuria ed inserite nelle pubblicazioni “Poetare Agenda” e “Poetare Quaderno” 2022, edite da Samuele Editore.

- Concorso Ideobook 2021: finalista per la sezione “Poesia”.

- Premio Giovane Holden 2021: terza classificata per la categoria “Poesia inedita”.

- Premio Nazionale di poesia “Maria Virginia Fabroni” 2022: prima classificata.

- Premio “L’alloro di Dante” 2022: finalista con segnalazione di merito.

- Concorso Nazionale “Domenico Tempio - sul sentiero della dea Venere” 2022: vincitrice del premio speciale Presidenza di Giuria “Alessandro Giovanni Bulla”.




Solo chi sanguina


E’ rosso il filo

che ci tiene attaccati al mondo


una donna

un soldato

un animale che muore

lo sanno


solo chi sanguina

può sentire la terra sanguinare i suoi frutti.

Vestirà un bianco scialle d’inverno

quando il filo sarà reciso

e forse le mancheranno i figli

come a quella vecchia madre

che dorme a bocca aperta

su un dondolo al sole.


domenica 25 settembre 2022

LA GIOIA, UN ATTIMO...TACE di CLEMENTINA CAVALLO

 

La gioia, un attimo…tace


Nella mia cara alcova,

affondo dolce.

È una notte di stelle, il cielo ricurvo

abbraccia i suoi figli.

Odo parole nuove sussurrate lente,

ondeggia il lino al vento,

carezza le pallide guance, la veste bianca.

Rapita dal sonno, ristoro a tanto fatica,

d’un tratto si accende immenso il piacere

dell’amore che ancora mi prende.

Passeggio lungo il viale di pini scagliosi,

di bacche succose.

Sulla battigia depressa,

sui ciottoli biancastri, il mio piede basso.

Verso casa, avanzo assai tardi,

sull’uscio ti vedo al mio fianco.

Son desta! Illumina cinerea, irrompe molesta

la luna guardona che culla il mio sogno,

conosce l’inganno, e quando assai stanca,

il cielo notturno abbandona,

cela le stelle, cede al sole

che lesto rialza la testa, svela l’inganno

del sogno bugiardo che illude i cuori

feriti ed affranti. Offre a chi ha sete un calice vuoto,

la gioia fallace di un attimo, poi tace.



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mariavirginiafabroni@libero.it



martedì 20 settembre 2022

MONIA MINNUCCI - SECONDA CLASSIFICATA


Monia Minnucci nasce a Sora il 5 maggio 1973 e, attualmente, vive e crea a Frosinone.

Ha pubblicato quattro libri di poesia, la bambola rotta, edito da Aletti Editore, chiedi all’inchiostro del buio, edito da Book Publishing (A G) e il suo ultimo libro di poesie, ombre armate, pubblicato con la casa editrice Edizioni Montag, l’opera è inserita nella collana Le Chimere, oltre al suo primo libro di narrativa: Il fiume di vetro. Presente in numerose antologie poetiche, si classifica prima in diversi concorsi letterari, fra i quali: due volte prima classificata, al Premio Nazionale Virella Apicella Granese, con la poesia “Il libro degli spersi”. Primo premio di poesia al concorso internazionale il canto delle muse, con la poesia “Forme di ragno”, 2° premio di poesia “Paola Albanese” con la poesia “Figlia” su Il mio giornale. Prima classificata con il racconto: “Il bastardo” nel concorso Letterario “I racconti dell’agenzia del perdono”, indetto dalla Casa editrice Livello4, Vince il primo premio al concorso nazionale "Caro Fabrizio, ti racconto un ricordo", con il racconto "Cara me...", nell'edizione seguente del medesimo concorso si classificherà al secondo posto con la poesia "E se domani...". Inoltre è presente in molte antologie, fra cui i quelle della la casa editrice Giulio Perrone Editore.


Oltre all’aspetto letterario, Monia Minnucci ha esposto i suoi dipinti presso la Galleria De Marchi e alla Fiera Di Arte Moderna e Contemporanea di Forlì, alla galleria ARTime di Udine e all’evento “NonantolinvitalArte”, oltre ad altre mostre collettive, ottenendo consensi e riconoscimenti dal mondo della critica e guadagnando la sua presenza su cataloghi e riviste specializzate del settore. Si è aggiudicata il premio Leonardo Da Vinci alla seconda biennale dell’arte di Cesenatico, il Premio De Marchi, terza classificata, e la targa Galleria Via Veneto arte.

E’ stata caporedattrice della rivista Soci@lmente della Fondazione Internazionale il Giardino delle Rose Blu per dieci anni.



La scorta


C’è una gabbia,

piccola,

mobile torace ferito di cielo

che schiude le ossa e si scusa.


Ascolto ancora la voce dei prati,

ceri devoti,

come un lampo di fiori recisi nell’attimo dell’urlo dei colori.


Ti ho conosciuta poco,

molto meno degli anni,

molto più di oggi e di domani,

la mano è tesa come una statua immortale che non vedrà mai dio,

solo la frusta del tempo e l'indomita natura,

con la carne pallida che assedia i marciapiedi,

che si sporca di noi e, mentre recita i secoli, le serve la scorta.




lunedì 19 settembre 2022

RISPONDI AL SONDAGGIO per la VII EDIZIONE DEL PREMIO

 Carissimi lettori,

la Segreteria del Premio Nazionale di Poesia Maria Virginia Fabroni gradirebbe conoscere il parere di ognuno di voi sull'argomento della prossima edizione.

Vi preghiamo gentilmente di rispondere alla seguente domanda tramite MESSAGGI, COMMENTI O EMAIL:

premiomvfabroni@gmail.com


Quale tema/soggetto gradiresti per la VII edizione del Premio di Poesia?


Restiamo ora in attesa dei vostri graditissimi suggerimenti e vi ringraziamo per il prezioso contributo.

Nel frattempo stiamo lavorando al nuovo bando.


A presto

La Segreteria






giovedì 15 settembre 2022

TIZIANA MONARI - TERZA CLASSIFICATA

 Tiziana Monari  scrive  poesie e racconti dal 2007. Da allora ha ricevuto ad oggi più di 900 riconoscimenti tra primi, secondi, terzi premi oltre a premi speciali, trofei, premi della critica, della giuria, menzioni,segnalazioni.

Sedici sono le raccolte  di poesie che ha pubblicato: “Frammenti d’anima” Aletti editore, “Il cielocapovolto” Maremmi Editore (risultato del premio letterario l’Autore),  “Il lamento di Antigone” Lulù Edizioni. Nel 2010  viene dato alle stampe ”La luna di Dachau” (risultato del premio letterario Patrizia Brunetti), e nel 2011 la  silloge “Prima che il dolore finisca” Edilsantoro (risultato del premio letterario Idea donna).

Nel 2012 esce “42 lune” (risultato del premio letterario Patrizia Brunetti edizioni Senanova). Nel 2013 altri due premi letterari  portano alla settima ed ottava pubblicazione “Padiglione 21” (risultato del  Premio Hombres Itinerante ) e “La nera signora” (risultato del premio letterario Streghe e Vampiri-Giovane Holden Edizioni). Nel dicembre 2013 viene stampato un quaderno di poesie e racconti con i testi vincitori del premio P.Brunetti, edito da Senanova. Nel 2014 viene dato alle stampe "La casa dei folli" decimo volume di poesie, risultato del  Premio Letterario Nazionale Gens Vibia . Nel 2015 si aggiudica  per la quarta volta il premio letterario Patrizia Brunetti di Senigallia ed arriva l'undicesima pubblicazione "Hanno ucciso le parole". E' del  2016 l'uscita del  volume "La sera di Macondo" edizioni Cinquemarzo  vincitore del concorso "Cuor dei cuori". Nel 2018 esce la silloge "Magnolia" dedicata alla madre scomparsa all'inizio dell'anno. Come prima classificata al concorso di "Carta  e Penna" ha pubblicato la quattordicesima silloge dal titolo "Il mio nome é Giovanni", un manifesto contro tutte le mafie. Le ultime pubblicazioni sono “La casa delle ortensie azzurre” risultato del primo premio al concorso Città di Forlì e “Le ragazze di Kobane” primo posto al concorso I versi non scritti.

Al di là della poesia Tiziana ama viaggiare, leggere, i suoi due cani Derek e Scilla, il suo gatto Emilio e gli animali in generale.




Una goccia d’azzurro


E la sento l’oscena decadenza del pianeta

lo sguardo vuoto ed impietoso come il sole

il domani che precipita nel vuoto

nello chiudersi spietato verso il nulla


e lo vedo questo pianeta

il bavero sollevato, le scarpe lucide

che perde i volti degli altri nelle vetrine buie

che conosce solo la verità delle menzogne e degli abbagli


lo osservo ogni giorno questo pianeta

svilito, trasandato ed elegante

la rugiada che scende esausta sopra le rose

nei suoi anni di ingloriosa incertezza, di sevizie ed umiliazioni


È triste questo pianeta

le geografie che si restringono

i bambini del mare ricoperti dai fiori di ciliegio

il vento trattenuto dalle onde

ed una vela all'orizzonte che vaga in cerca della morte


e c’è la neve che cade sul rosmarino fresco, sul bosso e sul limone

su questo pianeta che adagia gli occhi nel silenzio

e vive di una sola goccia d’azzurro. L’ultima.


ENIGMA di LAURA PEZZI

 

ENIGMA

È una vela spiegata nell'oceano

il tempo visto con occhi di fanciullo

...poi ci troviamo...

là, tra un'alba senza fiato che stenta a nascere

e un destino che bara nella partita con la vita

là, tra un cielo che piange e un mare che langue

mentre il fremito d'un amore che sboccia attraversa l'anima

e un fiume limaccioso di memorie scorre lento nelle vene al cuore

là, nel dolore lacerante di una bocca ancora avida di baci

a rimpiangere un miraggio svanito troppo in fretta

là, dove la goccia erode la montagna con pazienza

a interrogarci perché le lacrime e il sale del dolore

non sgretolano i cuori scolpiti nella pietra

là, con l'illusione di saper volare

con un paio di ali di cartone

oltre i confini conosciuti di un cielo troppo stretto



verso le valli dell'eterno, regno delle anime dei morti

là, nel buio di una notte senza stelle

a cercare riverberi di fuochi

per accendere il sogno più innocente

là, impilando parole su parole

per costruire castelli di saggezza

plasmando argilla per creare

simulacri di effimera bellezza

là, in un tempo senza tempo

lanciando la sfida decisiva alla vita

a domandarci se sarà un volto amato

l'ultima immagine che abbraccerà lo sguardo




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venerdì 9 settembre 2022

SGOMENTO di MIMI' PEDE

 

SGOMENTO

Nel profondo della notte

un pensiero si eleva

all’apice della grigia

e infuocata atmosfera

per capire il disagio

dei combattenti

sul selciato rovente.

Rimane impietrito

dai brandelli insanguinati

dei fratelli ucraini disarmati.

Sono stati sbranati

dai colpi dell’egoismo

e da anime pietrificate

senza rimorso.

Sugli alberi scheletrici

e arroventati appaiono

volti smunti privi di vita.

Tra i muri spettrali

sono impressi paura

e sgomento dei superstiti

dell’annientato suol diruto.

Molte sono le croci

da issare sul petto

della martoriata terra

e i corpi muti intoneranno

l’inno dell’insanguinata libertà,

con le note dell’eco

straziante delle madri

dai cuori squarciati.



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