Tiziana Monari scrive poesie e racconti dal 2007. Da allora ha ricevuto ad oggi più di 900 riconoscimenti tra primi, secondi, terzi premi oltre a premi speciali, trofei, premi della critica, della giuria, menzioni,segnalazioni.
Sedici sono le raccolte di poesie che ha pubblicato: “Frammenti d’anima” Aletti editore, “Il cielocapovolto” Maremmi Editore (risultato del premio letterario l’Autore), “Il lamento di Antigone” Lulù Edizioni. Nel 2010 viene dato alle stampe ”La luna di Dachau” (risultato del premio letterario Patrizia Brunetti), e nel 2011 la silloge “Prima che il dolore finisca” Edilsantoro (risultato del premio letterario Idea donna).
Nel 2012 esce “42 lune” (risultato del premio letterario Patrizia Brunetti edizioni Senanova). Nel 2013 altri due premi letterari portano alla settima ed ottava pubblicazione “Padiglione 21” (risultato del Premio Hombres Itinerante ) e “La nera signora” (risultato del premio letterario Streghe e Vampiri-Giovane Holden Edizioni). Nel dicembre 2013 viene stampato un quaderno di poesie e racconti con i testi vincitori del premio P.Brunetti, edito da Senanova. Nel 2014 viene dato alle stampe "La casa dei folli" decimo volume di poesie, risultato del Premio Letterario Nazionale Gens Vibia . Nel 2015 si aggiudica per la quarta volta il premio letterario Patrizia Brunetti di Senigallia ed arriva l'undicesima pubblicazione "Hanno ucciso le parole". E' del 2016 l'uscita del volume "La sera di Macondo" edizioni Cinquemarzo vincitore del concorso "Cuor dei cuori". Nel 2018 esce la silloge "Magnolia" dedicata alla madre scomparsa all'inizio dell'anno. Come prima classificata al concorso di "Carta e Penna" ha pubblicato la quattordicesima silloge dal titolo "Il mio nome é Giovanni", un manifesto contro tutte le mafie. Le ultime pubblicazioni sono “La casa delle ortensie azzurre” risultato del primo premio al concorso Città di Forlì e “Le ragazze di Kobane” primo posto al concorso I versi non scritti.
Al di là della poesia Tiziana ama viaggiare, leggere, i suoi due cani Derek e Scilla, il suo gatto Emilio e gli animali in generale.
Una goccia d’azzurro
E la sento l’oscena decadenza del pianeta
lo sguardo vuoto ed impietoso come il sole
il domani che precipita nel vuoto
nello chiudersi spietato verso il nulla
e lo vedo questo pianeta
il bavero sollevato, le scarpe lucide
che perde i volti degli altri nelle vetrine buie
che conosce solo la verità delle menzogne e degli abbagli
lo osservo ogni giorno questo pianeta
svilito, trasandato ed elegante
la rugiada che scende esausta sopra le rose
nei suoi anni di ingloriosa incertezza, di sevizie ed umiliazioni
È triste questo pianeta
le geografie che si restringono
i bambini del mare ricoperti dai fiori di ciliegio
il vento trattenuto dalle onde
ed una vela all'orizzonte che vaga in cerca della morte
e c’è la neve che cade sul rosmarino fresco, sul bosso e sul limone
su questo pianeta che adagia gli occhi nel silenzio
e vive di una sola goccia d’azzurro. L’ultima.
Nessun commento:
Posta un commento