SGOMENTO
Nel profondo della notte
un pensiero si eleva
all’apice della grigia
e infuocata atmosfera
per capire il disagio
dei combattenti
sul selciato rovente.
Rimane impietrito
dai brandelli insanguinati
dei fratelli ucraini disarmati.
Sono stati sbranati
dai colpi dell’egoismo
e da anime pietrificate
senza rimorso.
Sugli alberi scheletrici
e arroventati appaiono
volti smunti privi di vita.
Tra i muri spettrali
sono impressi paura
e sgomento dei superstiti
dell’annientato suol diruto.
Molte sono le croci
da issare sul petto
della martoriata terra
e i corpi muti intoneranno
l’inno dell’insanguinata libertà,
con le note dell’eco
straziante delle madri
dai cuori squarciati.
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