ENIGMA
È una vela spiegata nell'oceano
il tempo visto con occhi di fanciullo
...poi ci troviamo...
là, tra un'alba senza fiato che stenta a nascere
e un destino che bara nella partita con la vita
là, tra un cielo che piange e un mare che langue
mentre il fremito d'un amore che sboccia attraversa l'anima
e un fiume limaccioso di memorie scorre lento nelle vene al cuore
là, nel dolore lacerante di una bocca ancora avida di baci
a rimpiangere un miraggio svanito troppo in fretta
là, dove la goccia erode la montagna con pazienza
a interrogarci perché le lacrime e il sale del dolore
non sgretolano i cuori scolpiti nella pietra
là, con l'illusione di saper volare
con un paio di ali di cartone
oltre i confini conosciuti di un cielo troppo stretto
verso le valli dell'eterno, regno delle anime dei morti
là, nel buio di una notte senza stelle
a cercare riverberi di fuochi
per accendere il sogno più innocente
là, impilando parole su parole
per costruire castelli di saggezza
plasmando argilla per creare
simulacri di effimera bellezza
là, in un tempo senza tempo
lanciando la sfida decisiva alla vita
a domandarci se sarà un volto amato
l'ultima immagine che abbraccerà lo sguardo
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